Il Game Development è un argomento molto vasto e complesso, che richiede uno studio di fattibilità prima di essere messo in atto. Dipendentemente dai casi, diversi sono gli approcci con cui si può iniziare a sviluppare e possiamo identificare due macro argomenti: il Solo Developer e il Team Developer. A seconda delle competenze dello sviluppatore, del contesto lavorativo o delle risorse disponibili, questi componenti possono coinvolgere una o più figure professionali.
Game Development: i passi da seguire per diventare un Solo Developer
Per riuscire a essere un developer autonomo, un Solo Developer per l’appunto, lo sviluppatore in questione deve essere in grado di realizzare completamente il videogioco sotto ogni punto di vista, dall’ideazione alla progettazione, passando per la programmazione del videogioco, per la parte grafica (3D e 2D) e per tutto quello che concerne il lato sonoro del videogioco, impegnandosi a 360 gradi per trasformare l’idea originale in un prodotto funzionante e completo. Sviluppare un videogioco in modo autonomo e senza nessun tipo di aiuto da parte di altre figure professionali è sicuramente un’impresa molto difficile e bisogna sapere bene come muoversi.
I primi passi possono essere molti, passando anche dalla preparazione di un mockup tramite strumenti come InVision o Figma, che consentono di creare una simulazione delle dinamiche di interazione e della grafica che sarà poi effettivamente realizzata nel software, molto adatto per un titolo basato sulla componente 2D.
Uno sviluppatore può essere quindi indipendente in tutto e per tutto, realizzando un’interfaccia grafica mediante gli strumenti e gli elementi che sono forniti dall’ambiente di sviluppo in cui lavora, scaricando template o librerie gratuite di asset grafici o anche acquistando da siti o store online di contenuti. In un secondo caso può essere anche capace di creare tutti i contenuti (3D e 2D) che gli servono tramite programmi grafici come Adobe Photoshop, Adobe Illustrator, Blender o Maya, tool che rientrano sotto il nome di “DCC“, ovvero digital content creation.
Sono presenti anche altri mezzi con cui lo sviluppatore, o un piccolo team indie, può iniziare a sviluppare un proprio titolo, ovvero attraverso campagne di “Crowdfunding” o “Early Access”.
Il crowfunding è la pratica di finanziare un progetto o un’impresa raccogliendo piccole somme di denaro da un gran numero di persone, tipicamente tramite internet. Alcuni esempi pratici sono Kickstarter, Patreon e Indiegogo. Attraverso questa forma di finanziamento alternativo, tutti coloro che contribuiscono allo sviluppo del videogioco ricevono delle ricompense e ovviamente un codice del videogioco da riscattare il giorno stesso dell’uscita del titolo. L’early access invece è la possibilità di acquistare il videogioco quando è ancora nella fase di sviluppo, e tutti coloro che pagano per l’accesso anticipato hanno la possibilità di eseguire il cosiddetto “debugging” del gioco, fornendo feedback e suggerimenti agli sviluppatori per migliorare il titolo e contribuire alla sua crescita. Tra le piattaforme che forniscono la possibilità di acquistare il videogioco in early access, troviamo Steam.
Alcuni esempi di sviluppo che hanno realizzato in modo autonomo i propri videogiochi troviamo Aleksej Leonidovič Pažitnov con Tetris, forse uno dei più famosi e conosciuti videogiochi di sempre. Pubblicato nel 1984 mentre Aleksej lavorava per l’Accademia delle Scienze dell’URSS di Mosca, ancora oggi si propone ai giocatori con diverse versioni, tra cui i più recenti Tetris 99 e Puyo Puyo Tetris 2.
Non possiamo non citare anche Minecraft, realizzato inizialmente dal programmatore Markus Persson e successivamente sviluppato e pubblicato da Mojang Studios nel 2009. Ormai divenuto un fenomeno di massa per tutti i tipi di videogiocatori, Minecraft ha venduto più di 200 milioni di copie, diffondendosi anche tra realtà scolastiche e accademiche.
Ultimo – ma non per importanza – è doveroso citare Undertale, un videogioco di ruolo realizzato da Toby Fox, finanziato proprio tramite una campagna crowdfunding nel 2013 e che è diventato negli anni un cult per milioni di giocatori, uscendo su PC e infine su tutte le console (PlayStation 4, PlayStation Vita, Xbox One e Nintendo Switch).
Team Developer: tra titoli indipendenti, AA e tripla A
Passando invece al secondo caso, generalmente nella game industry, è difficile che una sola persona si occupi di tutto e che abbia le competenze sufficienti per gestire la programmazione, la grafica e la realizzazione della musica parallelamente; specialmente per i titoli AAA, in quanto i tempi si allungherebbero non di poco e non si avrebbero le risorse necessarie per portare a termine il progetto. Per questo, generalmente si sceglie il Team Developer per approcciare lo sviluppo di un videogioco.
Un team di sviluppo può essere di piccole, medie o grandi dimensioni, rispettivamente creano titoli indie, AA e AAA (o tripla A). I team indie sono composti da 2 o più persone che collaborano per realizzare un videogioco, in modo indipendente e spesso senza editor. Giocandosi il tutto per tutto affinché la loro idea si realizzi, è possibile che alcune di queste idee si trasformino in colossi come il già citato Minecraft, o che purtroppo finiscano nel dimenticatoio senza potersi affermare nel mercato.
Un team di sviluppo più grande, invece, è composto da una moltitudine di figure professionali, che cooperano per un unico fine, ovvero il completamento e la pubblicazione del videogioco a cui stanno lavorando in quel momento. E se un videogioco indie può costare decine di migliaia di euro, un videogioco tripla A tocca invece le decine di milioni di euro.
Parlando delle figure coinvolte nello sviluppo di uno o più titoli, citiamone qualcuna: in primo luogo abbiamo il Game Designer, che decide il funzionamento del gioco e quali sono le regole che devono essere rispettare affinché il titolo sia giocabile; il Programmatore, che realizza il codice di programmazione per rendere usufruibile il gioco; il Sound Designer che si occupa del comparto sonoro; i Modellatori 3D o i Concept Artist, che si occupano degli elementi grafici di gioco come modelli e animazioni; il Writer, deputato alla stesura della narrazione e della storia nel mondo di gioco.
Che sia un team indie o uno studio AAA, ovviamente è il contenuto quello che realmente conta. Basti pensare a titoli come Hades, Hollow Knight o Cuphead, che rappresentano produzioni degne delle migliori produzioni titaniche dell’industria videoludica, come quelle di Ubisoft, Rockstar Games, CD Projekt RED e altre ancora.
In conclusione, gli approcci allo sviluppo di un videogioco sono molteplici e passano sia dal piccolo e autonomo sviluppatore che ai team indie e AAA, incontrando innumerevoli figure professionali e diversi metodi che hanno lo stesso identico scopo: creare quell’incredibile prodotto artistico e culturale che si chiama Videogioco.