Gli animatori 3D sono professionisti creativi specializzati nel creare e dar vita a personaggi ed ambienti all’interno di un videogioco. Chiunque abbia una passione per la tecnologia, per il cinema, il fumetto o i videogiochi può intraprendere questo percorso lavorativo tramite un percorso di specializzazione professionale.
Queste figure lavorano nel settore dell’intrattenimento, combinando tecnologia e arte per realizzare videogiochi e film con un appeal visivo massimizzato, arrivando a creare animazioni sorprendenti.
Qual è il ruolo di un animatore 3D
Le competenze di base che solitamente possiedono gli animatori 3D variano dalle abilità comunicative, alle abilità informatiche e capacità di gestione del tempo. Durante il percorso di formazione i principali software di studio sono Maya, Blender, Cinema 4D, spesso l’utilizzo effettivo varia a seconda dell’azienda in cui si svolge la propria mansione.
Un animatore 3D, per realizzare delle immagini animate da inserire in un videogioco o in una cut scene, deve seguire diversi passaggi. Tutto inizia dallo storyboard, che sia analizza studiando i soggetti da animare e le loro caratteristiche.
Dopo aver dato una forma tridimensionale al disegno e compreso quali animazioni servono per il soggetto in esame, si inizia ad animarlo seguendo linee guida specifiche. Prima dell’animazione vera e propria però, si passa al rigging, che può essere effettuato da una persona specializzata in questo settore.
Il rigging permette ai personaggi di muoversi in tutte le loro parti ed elementi. Ci si focalizza quindi sul modello su cui lavorare e si costruisce uno “scheletro” per poi applicare una skin e un set di controlli che gli animatori utilizzeranno per animare in modo più semplice il personaggio.
Una volta concluso il tutto, gli animatori danno vita ai propri personaggi, realizzando i movimenti precedentemente definiti nello storyboard e conferendo loro uno stile e una personalità unici. Basti pensare anche solo ai personaggi Disney/Pixar o a videogiochi come The Last of Us, Kena: Bridge of Spirits, Super Mario Odyssey che possiedono animazione uniche e realizzate nei minimi dettagli.
I salari per gli animatori 3D
La maggior parte degli specialisti nel settore dell’animazione possono raggiungere una media di 40.000/50.000 euro all’anno a seconda di dove vivono, dove lavorano e qual è il loro ruolo all’interno del team.
Un entry-level può raggiungere una media di 20.000 euro l’anno, contro i lavori di fascia alta che possono raggiungere anche 100.000 euro.
Una variabile incisiva si può ritrovare nel livello di esperienza e se si è specializzati in animazione 2D o 3D, oltre al progetto stesso, ad esempio se si tratta di un cartone animato, un film, una serie tv o un videogioco.
Se vogliamo entrare più nello specifico, questi sono i dati sull’animazione 3D all’interno del mercato lavorativo a livello mondiale.
In Italia, invece, lo stipendio medio è di 18.300 € all’anno. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di circa 12.000 € l’anno, mentre i lavoratori con più esperienza arrivano a guadagnare fino a 97.500 € all’anno.
Sicuramente quello dell’animatore è una figura molto richiesta senza la quale non si avrebbero film, videogiochi o serie tv con una grande impronta qualitativa ed artistica. E’ un settore in forte crescita che potrebbe aprire strade e possibilità a molte persone interessate ad intraprendere questo tipo di carriera professionale.
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