Si sente spesso parlare degli effetti negativi dei videogiochi. Sono discorsi legati, in gran parte, a false credenze che, giorno dopo giorno, gli esperti del settore stanno smontando una a una. Ci sono, invece, degli studi sui vantaggi effettivi del giocare ai videogiochi che non hanno nulla a che fare con presunte ludopatie. Andiamo a scoprirne dieci!
1. Aumentano la coordinazione occhio-mano
Giocare ai videogiochi aumenta la coordinazione occhio-mano e la velocità con cui si eseguono dei compiti. Infatti, uno studio condotto su dei chirurghi ha dimostrato che quelli che giocavano ai videogiochi erano più veloci e abili dei colleghi.
Non solo: alcuni videogiochi sono stati adottati per far recuperare l’uso della mano e del polso dopo infortuni e ictus.
2. Migliorano l’orientamento
In molti videogiochi, specialmente con l’aumento di quelli open world, uno degli obiettivi primari è esplorare tutto il mondo a disposizione del giocatore. Sapersi orientare nei videogiochi aumenta anche la capacità di farlo nella vita reale. Le abilità visuospaziali, quindi, aumentano in parallelo tra digitale e reale.
3. Migliorano le capacità di rispondere a problemi e quesiti logici
Molti videogiocatori amano intrattenersi con sfide logiche e il mondo dei videogiochi ne è ricco. È stato scoperto che queste attività sviluppano maggiori collegamenti nelle aree del cervello dedicate al problem solving.
4. Sono un’occasione per imparare nuove cose
Con lo sviluppo del mercato videoludico, i Game Designer hanno applicato sempre più insegnamenti utili alla vita reale attraverso delle ricerche accurate. Sono un esempio le riproduzioni storiche presenti nella saga di Assassin’s Creed o Sid Meier’s Civilization.
Altro tassello importante sono gli applied games, dei videogiochi il cui scopo primario non è solo intrattenere ma insegnare qualcosa al giocatore. Un esempio tra i tanti è il recente Behind the Light, un videogioco sulla vita di Luca Comerio realizzato da IDRA Interactive Studios.
5. Migliorano il gioco di squadra e rendono socievoli
Tantissimi videogiochi propongono delle modalità multigiocatore in cui ci si può sfidare o collaborare. Questo aspetto sociale, come dimostrano alcuni studi, porta i bambini videogiocatori ad avere migliori capacità sociali e a saper intessere relazioni migliori con altri studenti.
Da questo concetto di multiplayer sono nati gli e-sports, in cui delle squadre di veri e propri atleti si riuniscono per primeggiare in dei tornei. Inoltre, una ricerca ha mostrato come i gruppi di lavoro che hanno giocato insieme a dei videogiochi lavorano meglio in squadra.
6. Possono incoraggiare le persone a fare attività fisica
Leggenda vuole che i videogiochi e lo sport siano agli antipodi. Nulla di più sbagliato: diversi titoli, infatti, spronano il giocatore a fare attività fisica. Un esempio è Pokémon GO di Niantic, in cui per catturare i mostriciattoli tascabili viene richiesto al giocatore di spostarsi per la città. Altri esempi più pratici sono Wii Fit e Ring Fit Adventure, dove per procedere è necessario effettuare degli esercizi come flessioni o piegamenti.
7. Sono un utile strumento per combattere le malattie
Molti sostengono che i videogiochi inducono alla depressione e all’isolamento, ma è stato dimostrato che in realtà c’è una stretta correlazione tra il gioco e una buona salute mentale. SPARX è un videogioco creato da un gruppo di ricercatori per aiutare a combattere la depressione e, dagli studi effettuati, ha avuto una buona risposta. Un altro esempio è Re-Mission, che è stato dimostrato aiutare le persone ad affrontare la terapia per il cancro.
8. Mantengono attivo il cervello
Uno studio condotto dall’Università dell’Iowa ha dimostrato che i videogiochi mantengono attivo il cervello e aiutano a combattere i caratteri della senilità. I videogiochi, infatti, allenano la mente e aiutano a pensare fuori dagli schemi anche con poche ore di gioco alla settimana.
9. Aiutano a prendere decisioni
I videogiochi allenano a ricevere stimoli e dati sensoriali, a interpretarli e a prendere decisioni in merito. Lo dimostra uno studio dell’Università di Rochester, che ha messo a confronto giocatori che cercano l’azione con quelli più strategici. Grazie alle immagini periferiche che appaiono e scompaiono nei giochi d’azione, i videogiocatori riescono a tradurre gli stimoli in decisioni con precisione e rapidità.
10. Uniscono le persone
Oltre a creare momenti di condivisione e luoghi in cui fare amicizia, per esempio nei MMORPG, i videogiochi possono aiutare le persone a restare unite nelle difficoltà. Un esempio è That Dragon, Cancer di Numinous Game, in cui il giocatore viene messo nei panni di un genitore che aiuta il figlio a combattere il cancro. Essendo a sfondo autobiografico, l’opera interattiva ha portato le persone che hanno vissuto esperienze simili a entrare in contatto e sostenersi l’uno con l’altra.
I problemi sono altri
Come si è letto, i videogiochi hanno questi e molti altri effetti benefici sulle persone. Sicuramente giocare troppo può far male, proprio come eccedere nell’attività sportiva, nella lettura o nel guardare la televisione. Spesso si additano i videogiochi come la causa di ogni male digitale, eppure le radici sono da individuare altrove. Il fenomeno hikikomori o NEET, sebbene trovi uno sfogo nel videogioco, è da imputare alle forti costrizioni che la società impone sui giovani, sempre più persi in un mondo che non è più a loro misura.
Fondazione Vigamus, con i corsi di Vigamus Academy e le iniziative culturali del museo, sottolinea ogni giorno l’importanza del videogioco come nuovo medium espressivo. La letteratura in merito è presente e continua a essere un faro per la formazione delle persone sulle nuove frontiere digitali.