Che cos’è la 3D Art? Ogni volta che avviamo un videogioco, indipendentemente se stiamo parlando di The Legend of Zelda, di Halo o di The Last of Us, il primissimo elemento che abbiamo la possibilità di notare è sempre il protagonista, il nostro personaggio, ossia un modello poligonale che ci accompagnerà nel corso della nostra avventura. Ma qual è la figura che realizza diligentemente tutti i personaggi e gli ambienti che abbiamo modo di osservare? Quello è proprio il ruolo del 3D Artist, un professionista che ha come compito quello di dare vita a reference (di cui vedremo il significato in seguito) in tre dimensioni (o 3D, da cui il nome), che vengono forniti dall’Art Director, ossia colui che dirige l’intera direzione artistica di un prodotto. Ma si tratta semplicemente di questo? Assolutamente no. Il settore della 3D Art è suddiviso in numerose sezioni, come modeling, layout, animation, material, texture e rendering.
3D Art: l’arte di creare Arte
Molti lo sanno, l’obiettivo di un artista è quello di creare opere memorabili proprio per l’apporto estetico che riusciranno a fornire all’interno di un videogioco, ma per capire l’importanza della modellazione 3D nei videogiochi basta immaginare alcune opere interattive odierne, togliendogli poi tutta la cura nei dettagli in ogni modello tridimensionale. Non è proprio un grande spettacolo, vero? L’ambito estetico, soprattutto con i mezzi a disposizione nella nostra era, è diventato ancor di più un aspetto essenziale. Pensiamo a Ghost of Tsushima, ove la sola direzione artistica e il lavoro svolto dai 3D Artist è riuscito a trainare il suo successo. Ma come diventa possibile affacciarsi all’interno di questo campo? La risposta è banale quanto complessa: imparare a maneggiare un software di modellazione 3D.
Blender, AutoCAD, ZBrush, Autodesk Maya e 3ds Max sono solo alcuni degli esempi più famosi del settore. Sebbene abbiano tutti un nome diverso, le loro funzioni restano pressoché le stesse, ragion per cui un 3D Artist è in grado di ambientarsi in maniera molto rapida a ogni sfida che i software possano scagliargli. L’importante è saper modellare!
Come iniziare a modellare
Iniziare a modellare nell’ambito della 3D Art è molto semplice: aprite il software scelto, scegliete una forma geometrica da cui partire (ogni programma di modellazione vi fornirà svariate forme di base da selezionare) e svagatevi con tutto ciò che avete in mente di dare vita! Tuttavia, in uno studio di sviluppo verrà, per la maggior parte delle volte, fornita sempre una reference come spunto. Una reference non è altro che un “punto di partenza” da seguire dal momento in cui inizierete il vostro progetto. In esso saranno fornite diverse indicazioni da seguire e lo stile grafico da adottare. La loro esistenza risulta essenziale, dato che nelle grandi software house ci si potrebbe trovare dinanzi a un progetto senza una direzione artistica compatta.
Una volta che avrete a disposizione tutto il materiale che vi servirà, avrete bisogno di scoprire tutte le feature offerte dal software che starete utilizzando. Attenzione però: il numero dei poligoni è essenziale se non si vuole creare un modello inutilizzabile all’interno di un videogioco. Sfortunatamente c’è bisogno di tenere conto dei limiti tecnici delle macchine da gioco.
Quali sono gli elementi necessari per diventare un 3D Artist?
Indubbiamente diventare un 3D Artist e, di conseguenza, entrare a far parte del mondo della 3D Art non è un’impresa da tutti. Ovviamente ciò non vuol dire che non ci sia possibilità per alcuni artisti, ma di certo avere almeno uno dei requisiti che menzioneremo renderà il vostro percorso di apprendimento e professionalizzazione molto più semplice del previsto!
- Modella solo ciò che vuoi vedere: sembrerebbe un’ovvietà, ma molti artisti restano eternamente bloccati nel tentativo di rendere perfetto anche il più minuscolo dettaglio di un modello. In tal senso non bisogna farsi prendere dal panico. Tutto passa per una parola chiave: planning, o pianificazione. È meglio dedicare del tempo a pianificare il proprio progetto con tutti i crismi del caso. In alternativa si possono anche trascrivere le idee su carta e seguire un piano generale sulla realizzazione. L’importante è avere delle linee guida, soprattutto se ci si troverà a lavorare sotto pressione oppure all’interno di un team.
- Conosci il risultato finale che vuoi raggiungere: seguendo le linee guide contenute nel planning, è fondamentale porsi tutta una serie di domande prima ancora di procedere. Qual è la scala del modello da realizzare? Si parla di un modello high poly o low poly? Quanti dettagli servono sul modello? Prima ancora di utilizzare il software, ogni modellatore deve porsi tutte le domande possibili e immaginabili per evitare di trovarsi, anche dopo intere giornate di lavoro, a buttare una buona parte di un progetto incompleto e non definito. Questi, in fondo, sono i risultati di una scarsa pianificazione.
- Se sembra giusto, probabilmente lo è: semplice quanto importante, capire che ormai stiamo vivendo in un mondo visivo è il primo passo per realizzare un modello apprezzabile dalla maggior parte degli utenti. Senza farci cogliere da infinite preoccupazioni, se qualcosa sembra “giusto” a livello visivo – e se il modello finale rispetta le linee guida del team – allora la maggioranza dei giocatori non si accorgerà dei dettagli e accetterà il modello senza pensarci due volte.