Il mondo legato all’universo della Concept Art risulta molto variegato, come abbiamo già menzionato in uno dei nostri articoli, ed è proprio per questo che le nozioni da conoscere per poter diventare un Concept Artist sono molteplici. Sebbene in molti possano pensare che il lavoro all’interno del settore sia unicamente quello da “disegnatore di bozze”, la realtà dei fatti è diversa. Le conoscenze richieste in questo campo spaziano tra le più disparate materie, tant’è che alcuni argomenti essenziali vertono proprio sugli studi psicologici delle personalità e su cosa rappresentano i colori.
Non abbiamo di certo dimenticato la propensione artistica richiesta, però. Per essere un ottimo concept artist c’è bisogno primariamente di un’ottima capacità di disegno e, da non sottovalutare, l’abilità di saper comunicare con le proprie creazioni.
Concept artist: non solo arte ma anche psicologia
Una delle cose che, senza ombra di dubbio, sorprende ogni volta gli aspiranti concept artist è il connubio inscindibile tra la professione che si desidera di apprendere e la psicologia. Può sembrare molto strano, ma studiare alcune ricerche dei professionisti in ambito medico risulterà essenziale nella stesura di un’ottima bozza di un personaggio, ambiente o qualsiasi altro elemento che apparirà in gioco. Immaginate che vi sia stato commissionato un lavoro in cui vi viene descritto semplicemente il carattere del protagonista del titolo. Risulterà molto complesso anche solo immaginare quali forme dargli senza prima aver capito che tipo di personalità ha il soggetto.
Ecco perché la teoria degli archetipi di Carl Gustav Jung è, quasi sicuramente, uno degli oggetti di approfondimento di ogni bravo Concept Artist. In breve, secondo lo psicologo, le personalità di ogni essere umano possono essere suddivise in 12 tipologie. Queste ultime, avranno delle caratteristiche ben precise che definiranno qual è l’approccio alla vita che si ha. Molto simile è la teoria dei colori di Johann Wolfgang von Goethe, in cui a ogni tonalità viene associata un preciso stato d’animo e sensazione. Molte figure iconiche del videogioco sono state costruite seguendo alla perfezione le regole imposte dai due saggi formativi, come ad esempio Aerith Gainsborough di Final Fantasy VII Remake o Vergil della saga di Devil May Cry.
Ovviamente non ci siamo dimenticati dell’attuazione artistica dei due personaggi appena citati, tuttavia, un approfondimento dettagliato è doveroso. Ecco perché bisogna anche vedere nello specifico come un Concept Artist mette in pratica le proprie conoscenze.
Imparare a disegnare in digitale
Alcuni degli studi che abbiamo elencato in precedenza dovranno, ovviamente, essere poi applicati dal Concept Artist in fase di disegno. Gli strumenti principali di cui si avvale un buon professionista sono i software appositi. Il più famoso e utilizzato è indubbiamente Adobe Photoshop. Quest’ultimo richiede una buona conoscenza tecnica, in modo da poter sfruttare al massimo tutte le funzionalità del programma. Ragion per cui un buon concept artist non solo ha studiato alcune delle teorie più famose nel campo della psicologia, ma deve anche imparare a utilizzare i software dedicati alla sua professione. Fortunatamente, non siamo davanti a delle righe di codice o a un game engine, i quali richiedono tutt’altra preparazione informatica.
Non c’è notizia più bella dell’apprendere che per poter diventare bravi a disegnare da PC bisogna semplicemente esercitarsi sul campo! Non dimenticate la tavoletta grafica, però, altro accessorio inseparabile nel corso della carriera di un esperto del settore. In questo caso, è innegabile constatare che nel periodo iniziale di prova non si riuscirà a ottenere le stesse bozze realizzate seguendo il classico metodo con carta e penna… ma non demordete! Perché solo con un po’ di allenamento riuscirete finalmente a utilizzare i nuovi “attrezzi del mestiere” allo stesso livello dei classici. Una volta imparata la teoria e assimilata la pratica con i materiali appositi, non ci resta che comunicare il nostro lavoro al team di sviluppo, che mai si rivelerà semplice come sembra.
Comunicare… ma senza parlare!
Una volta ultimato il lavoro che ci è stato commissionato dal game designer, non ci resterà che presentare il nostro risultato. Può sembrare una funzione lavorativa immediata e semplice, ma la realtà è diversa dai racconti. Infatti, solamente con uno sguardo, il ricevente dell’opera deve essere in grado di ritrovare tutti gli elementi che sono stati richiesti. E non è tutto, visto che deve essere riscontrato l’aspetto più importante: la coerenza visiva. Un bravo concept artist deve essere in grado di saper comunicare una moltitudine di emozioni unicamente con una bozza. Ogni volta che ci ritroveremo dinanzi a un personaggio ben fatto o un paesaggio mozzafiato, vorrà dire che l’artista in questione è riuscito a svolgere il suo lavoro in maniera ottimale.
Tuttavia, è altrettanto vero che comporre un’opera d’arte eccelsa che stona con il resto dei modelli presentati può vanificare tutti i nostri sforzi. Perché sì, un professionista del settore deve anche essere in grado di sapersi adattare agli stili grafici ed estetici che non rappresentano il suo canone. Insomma, lavorare in una squadra di artisti vorrà dire che tutti dovranno avere una visione comune del progetto. Il concept artist deve quindi anche essere flessibile nelle proprie riproduzioni, altrimenti rischierà di bloccare l’intero progetto. Saper dialogare e interfacciarsi con i game designer e con i colleghi di area si rivelerà fondamentale. Non a caso, dei punti di vista diversi genereranno spesso delle idee a cui non avevamo mai pensato in precedenza.