Ti sei mai chiesto come tradurre un videogioco? Questo processo richiede un adattamento che consenta al pubblico di un paese diverso da quello di origine del prodotto di fruire l’opera interattiva in questione anche senza conoscere la lingua in cui essa è stata sviluppata, apprezzandola come se fruisse l’originale. Questo processo viene chiamato localizzazione, e tiene conto non solo della lingua, ma anche della cultura del pubblico di destinazione. La traduzione deve essere adattata ai riferimenti culturali di chi vivrà l’esperienza di quel gioco, anche in base al target di età e riferimento del gioco in questione.
Per questo motivo, chi localizza videogiochi è un traduttore specializzato in questo campo, che conosce il particolare processo che si compie e sa gestirne le specifiche criticità.
Il processo della localizzazione videoludica
Per localizzare un videogioco, la prima fase dovrebbe sempre essere quella della familiarizzazione, cioè conoscere tutti i dettagli dell’opera in questione, per poter “entrare” nella sua atmosfera e comprendere quali particolarità ed eventuali difficoltà potrebbe comportare il lavoro. Si procederà poi alla traduzione dei contenuti del videogioco, ovvero tutti i testi che compaiono sullo schermo, dai menu alle istruzioni, dai messaggi offerti dal gioco agli elementi dell’interfaccia, fino, ovviamente, alle finestre di dialogo e di narrazione. Se il gioco prevede un doppiaggio audio, lo script, o copione, dovrà essere adeguatamente adattato per questa fase della localizzazione, che ha a sua volta le sue particolarità e restrizioni. In base al copione adattato e usato per il doppiaggio, si implementeranno anche i sottotitoli dei dialoghi di gioco. Il processo richiede inoltre la revisione delle traduzioni e uno specifico testing linguistico che permetterà di scovare e risolvere i bug specifici del testo e dell’audio localizzati.
Localizzazione, marketing e crossmedialità
Oltre al videogioco, la localizzazione riguarda ovviamente anche tutti gli aspetti del marketing del prodotto: dai trailer alle anteprime, dai testi dei siti ufficiali agli articoli alle interviste agli sviluppatori, fino alle pubblicità, e così via. Ma non solo: un traduttore specializzato nell’ambito videoludico sarà anche il più indicato a gestire traduzioni di prodotti che nascono a partire da una proprietà intellettuale videoludica: romanzi e fumetti, per esempio, ma anche saggi, approfondimenti o spettacolari artbook, documentari e making of.
Difficoltà e competenze del traduttore
La localizzazione delle opere interattive richiede specifiche competenze da parte dei traduttori che se ne occupano, poiché essi devono essere in grado di ricreare un particolare contesto adattandolo alla lingua di destinazione, prestando particolare attenzione in caso di specifiche proprietà intellettuali e di continuità con eventuali capitoli precedenti. Devono inoltre essere rispettati il gergo tipico del genere a cui l’opera appartiene e i termini specifici relativi alla piattaforma di riferimento. Gli errori di traduzione, di adattamento o doppiaggio non solo rischiano di rendere meno apprezzabile un videogioco, ma addirittura, in taluni casi, di compromettere l’esperienza stessa di gioco o di renderla impossibile da fruire. Quello del localizzatore di videogiochi è dunque un ruolo fondamentale, e sempre più richiesto in un mercato internazionale in continua espansione.