Proprio come confermato dall’ultimo Report annuale di IIDEA i dati sui consumi di videogiochi nel nostro Paese (e in tutto il mondo) mostrano un trend di crescita senza precedenti. Da tali incoraggianti risultati, sembra, dunque, evidente che la sempre più crescente presenza dei videogiochi nella quotidianità di milioni di persone, non sia affatto un fenomeno passeggero bensì una costante, fin dagli albori della nascita di questo straordinario media di intrattenimento. L’universo dei videogiochi è un universo in continua espansione e nonostante, ad oggi, è la tecnologia a guidare il mercato, tra titoli, console e motori grafici di ultima generazione, il richiamo e il fascino di tutto ciò che “è stato”, è innegabile.
Il fascino del Retrogaming
Ma cosa è esattamente il Retrogaming? Certamente, nonostante sia difficile trovare una definizione “univoca” per indicare quanto tempo debba passare per considerare un videogioco o una console, “retrogame”, questo neologismo indica, più genericamente, la passione per tutti i prodotti e le tecnologie, in ambito videoludico, del passato.
Qualche esempio? Sega Mega Drive, Atari 2600, Nintendo 64, Gameboy sono solo alcuni dei nomi delle celebri console ” vintage” che, ancora oggi, fanno battere il cuore a milioni di utenti appassionati! Dei veri pilastri da collezione che vengono, sovente, venduti e acquistati via web, talvolta anche a cifre esorbitanti, nettamente superiori a quello che era il loro prezzo di mercato originale.
Parola d’ordine: emulatori
State tranquilli, non è assolutamente necessario spendere cifre esorbitanti per riuscire a dilettarsi con i videogames del passato (spesso anche difficilmente reperibili sul mercato). Nel corso degli anni, infatti, il mercato del Retrogaming si è spostato, inoltre, sull’utilizzo di emulatori fruibili gratuitamente come RetroArch; DOSBox; Mupen64plus e siti web che collezionano una grande quantità di titoli (spesso realizzati in Flash) che permettono agli utenti di giocare facilmente tramite il proprio browser. Tra questi:
Grazie a queste semplici soluzioni, rispolverare le reliquie del passato sarà, infatti, un gioco da ragazzi!
Videogiochi immortali: un salto nel passato
Ma cosa rende un videogioco immortale nel tempo, tanto da spingere milioni di utenti in tutto il mondo a rigiocarlo dopo tanti anni, nonostante la tecnologia, ad oggi, abbia fatto passi da gigante? Trovare una risposta definitiva a questo quesito non è affatto semplice! I giovani videogiocatori spesso si interessano ai vecchi titoli perché non hanno avuto modo di giocare a quei veri e propri “pilastri” della storia videoludica per motivi anagrafici e ne sono tutt’oggi affascinati, magari proprio grazie ai racconti dei gamers più “navigati”, che invece sono spinti dalla nostalgia di quei pomeriggi passati in compagnia dei propri “eroi virtuali”. Pietre miliari del calibro di Space Invaders; Tetris; Pac-man; Donkey Kong; Super Mario Bros; Sonic; Street Fighter; Metal Slug o Doom.
Insomma, le motivazioni possono essere diverse, ma il fascino di queste esperienze videoludiche sembra non aver tempo né confini.
Un salto nel passato: Vigamus, il museo del videogioco di Roma
Se ancora tutto questo non vi basta e volete ripercorrere con i vostri occhi le meraviglie di un passato ancora vivo, c’è un luogo dove poter toccare con mano la storia del mondo videoludico. Nel cuore di Roma, infatti, il primo e unico museo del videogioco in Italia: il VIGAMUS.
Grazie all’esposizione permanente e a una serie di rassegne ed installazioni temporanee, questa struttura, consente ai visitatori di tutto il mondo di immergersi attivamente nella storia del videogioco scoprendone i miti e le leggende, in modo del tutto accessibile, anche a chi vi si approccia per la prima volta. Qui, gli avventori potranno, inoltre, giocare attivamente e toccare con mano i capolavori videoludici che hanno reso grande questo media, grazie a una collezione sorprendente di console (e videogiochi) che hanno fatto la storia.
Cosa aspetti dunque? Immergiti anche tu nel mondo del Retrogaming!