NewsIl videogioco nella didattica

Negli ultimi anni ci si allontana sempre di più all’idea che il videogioco sia soltanto un mero strumento di intrattenimento. Problem solving, pensiero critico e capacità di elaborare strategie, sono soltanto alcune delle skill che riesce a regalare l’esperienza interattiva. Per questo motivo si è parlato spesso delle evidenti migliorie che dà il videogioco alla didattica. Basti pensare a quanti videogiochi riescono ad insegnare la storia ai giovani, senza che questi se ne accorgano. 

Videogiochi: dall’allarme per i giovani a strumento d’insegnamento 

Come anticipato poco fa, soltanto da pochi anni il videogioco ha ottenuto l’attenzione che merita. Il medium, infatti, ha dovuto “lottare” per allontanare il più possibile i pregiudizi che lo vedevano protagonista. Fin dai suoi arbori il videogioco è stato etichettato come “gioco d’azzardo”, come nel caso dei primi coin-up. Successivamente, ha dovuto allontanarsi dall’idea che fosse un problema per le generazioni future in quanto la maggior parte dei giochi che uscivano avevano tematiche piuttosto forti. 

Il videogioco nella didattica: il caso Minecraft 

Gli aspetti pedagogici del medium sono diventati argomento di dibattito in Italia da relativamente poco tempo, ma già esistono realtà che utilizzano il videogioco nella didattica. Uno dei primi videogame su cui si è notata la possibilità di imparare giocando è Minecraft. Pubblicato da Mojang e poi acquistato da Microsoft (che ne ha capito subito le opportunità) Minecraft ricorda molto i famosi  LEGO. Nel videogioco si possono creare ambientazioni e oggetti tutto in ottica 3D grazie a dei cubi. Da qualche anno Minecraft è uscito anche in una versione educational, ufficializzando quindi il suo lato educational.