Il sistema economico all’interno dei videogiochi è un elemento fondamentale che contribuisce a creare un’esperienza realistica per i giocatori. Nei giochi, l’economia può essere simulata in vari modi, ma spesso si basa su principi di offerta e domanda, scelta dei prezzi e interazione tra i personaggi non giocanti (PNG) e i giocatori stessi. Nell’industria videoludica, le microtransazioni e i modelli di business sono diventati argomenti di grande interesse e dibattito. Mentre i video games tradizionali solitamente richiedono un pagamento iniziale per l’acquisto, sempre più giochi moderni incorporano modelli di business basati su microtransazioni, le quali consentono agli utenti di spendere denaro reale all’interno del gioco per ottenere vantaggi o oggetti virtuali.
Le microtransazioni: cosa sono
L’economia dei videogiochi può anche riflettersi nel mondo reale, con la possibilità di acquistare beni virtuali o valuta di gioco utilizzando denaro reale. Questa forma di economia virtuale, che prende il nome di “microtransazioni”, ha dato vita a un mercato di scambio online, in cui i giocatori possono vendere e acquistare oggetti di valore attraverso piattaforme specializzate. Le microtransazioni sono quindi acquisti in-game che consentono ai giocatori di sbloccare vantaggi o oggetti virtuali utilizzando denaro reale. Questi possono includere, ad esempio, acquisti cosmetici, ovvero oggetti che modificano l’aspetto dei personaggi o degli ambienti di gioco, come costumi, skin o decorazioni. Potenziamenti o vantaggi, strumenti o abilità particolari che offrono un vantaggio competitivo, come armi più potenti o bonus di esperienza. Ed infine i contenuti aggiuntivi, quindi le espansioni, le missioni o livelli extra che estendono la durata del gioco.
I Modelli di Business
I modelli di business sono strategie adottate dagli sviluppatori di videogiochi per monetizzare i propri prodotti. Negli anni, diversi modelli sono emersi. Uno dei più tradizionali è il “Pay-to-Play” (P2P), in cui il pubblico compra il gioco completo pagando un prezzo fisso. Una volta acquistato, il giocatore può accedere a tutti i contenuti senza costi aggiuntivi. Questo modello era comune per i giochi su console o PC e forniva un’esperienza completa senza la necessità di ulteriori pagamenti. Al contrario, il modello “Free-to-Play” (F2P) consente di scaricare e giocare al gioco gratuitamente. Un’altra variante è il modello “Freemium”, che combina elementi del pay-to-play e del free-to-play. I giocatori possono scaricare e giocare gratuitamente, ma alcuni contenuti o funzionalità premium richiedono un pagamento per l’accesso. Ciò offre ai giocatori la possibilità di sperimentare il gioco prima di decidere se desiderano investire denaro per migliorare l’esperienza. Oltre a questi modelli comuni, ci sono anche altri approcci emergenti. Ad esempio, alcuni giochi adottano il modello di abbonamento, in cui i giocatori pagano una quota mensile o annuale per accedere a una vasta libreria di giochi o a contenuti extra. Questo modello è diventato popolare grazie a servizi come Xbox Game Pass o PlayStation Plus. Alcuni giochi, infine, incorporano modelli di business basati sulla pubblicità, in cui il pubblico può giocare gratuitamente, ma è esposto a inserzioni pubblicitarie all’interno del gioco. Questo modello è spesso utilizzato per dispositivi mobili.
Per concludere